Vajolet
Dati generali
da Pera di Sopra m. 1326 il vecchio sentiero 546 porta sulla strada sopra Monzon, che passa da Soial m. 1577 e termina a Gardeccia m. 1950; indi al rifugio in 45 minuti – Complessivamente ore 3
- al rifugio Roda di Vael m. 2280 per il Passo delle Cigolade m. 2561, segnavia 541 – ore 2.30
- al rifugio Roda di Vael per il Passo delle Coronelle m. 2630, segnavia 541 e 550, poi 542 fino al rifugio Fronza m. 2339, da ultimo sentiero 549 – ore 3.30
- al rifugio Passo Santner m. 2741, col sentiero 542 che per la Gola delle Torri passa dal rifugio Re Alberto I al Gartl m. 2621 – ore 1.20
- al rifugio Bergamo m. 2134, sentiero 584 fino al rifugio Passo Principe m. 2599, indi 3\A che scende nella conca del Principe – ore 1.45
- al rifugio Antermoia m. 2497 per il Passo Principe ed il Passo d’Antermoia m. 2759, segnavia 584 – ore 2.20
- Cima Catinaccio m. 2981, difficolta’ 2 e passaggio di 3 – ore 3.15
- Catinaccio d’Antermoia m. 3002, per via attrezzata che dal Passo Principe supera il fianco ovest – ore 2.30
- Cima Scalieret m. 2889, elementare dal Passo d’Antermoia per il Passo Scalieret m. 2790 – ore 2.30
Guida alpinistica:
- BERNARD, Antonio, Catinaccio regno di guglie e di leggende, Roma, Mediterranee, 1996
Guida escursionistica:
- CAPOBUSSI, Maurizio, Tires al Catinaccio, Bolzano, Athesia, 1995
Cartografia:
- Val di Fassa e Dolomiti Fassane, Feletto (UD), Tabacco, [199-?], Scala 1:25.000 (Carta topografica per escursionisti; 06)
- Carte KOMPASS in scala 1:25.000 n. 616 “Groden/Val Gardena-Sella-Canazei”, n. 628 “Catinaccio-Sciliar”, n. 629 “Catinaccio-Latemar” e n. 686 “Val di Fassa-Marmolada-Gruppo di Sella”
Nel cuore del Catinaccio (Rosengarten), alle Porte Neigre, lo sperone che separa l’alta valle del Vaiolet dalla conca di Gardeccia è situato il rifugio del Vaiolet per lungo tempo legato alla figura e alle imprese di uno dei grandi interpreti dell’alpinismo dolomitico, Tita Piaz. Il rifugio del Vaiolet divenne un osservatorio privilegiato, da cui la gente – come per un avvenimento sportivo – seguiva l’azione di questo alpinista. Come quando Piaz scalò la celebre fessura della Punta Emma. E quando i fascisti gli tolsero la gestione del rifugio del Vaiolet, Piaz vi costruì accanto un piccolo ricovero intitolandolo al suo amico-rivale Paul Preuss. Il rifugio del Vaiolet venne costruito nel 1898 dalla Sektion Leipzig del DuOeAV; quel primo edificio, si rivelò presto troppo piccolo e la stessa Sezione costruì un rifugio molto più grande nel 1901. Per l’epoca si trattava di uno dei più grandi rifugi in assoluto; al termine della prima guerra mondiale fu affidato dal Governo italiano alla SAT. I successivi lavori di conservazione non hanno modificato la configurazione originale del rifugio. Oggi il Vaiolet uno dei rifugi più frequentati dell’intero arco alpino, data la sua posizione al crocevia di importanti itinerari escursionisti e delle principali traversate e scalate nel gruppo del Catinaccio (Rosengarten).