Rifugio Stivo – “Prospero Marchetti”

Dati generali

  • dal Passo Bordala m. 1253, per la stradina ed il sentiero 623 che passa dalla Cima Bassa m. 1684, e col 617 dalla Bocchetta dello Stivo m. 1680 – ore 2.15
  • dal Passo S. Barbara m. 1169 al pianoro di S. Antonio (ove si puo’ giungere in auto) m. 1265 indi sentiero 608 (che proviene dalla Capanna dell’Alpino al Monte Velo m. 1020) che tocca malga Stivo m. 1768 – ore 2
  • da malga campo Arco m. 1383 (strada dalla Val di Cavedine), sentiero 623 fino a Cima Bassa m. 1684, indi sentiero 617 – ore 2.30

alle Viotte del Bondone si va a Cima Bassa m. 1684, il Palon m. 1916, la Rocchetta m. 1667, la Becca m. 1578, il Cornetto m. 2180, rifugio Viotte m. 1540 (segnavia 617 e 607) – ore 6

Guida escursionistica:

  • VALCANOVER, Adolfo – DEFLORIAN, Tarcisio, Guida dei sentieri e rifugi Trentino Occidentale, Trento, SAT, 1992

Cartografia:

  • Monte Stivo: itinerari turistici, Riva del Garda (TN), Azienda promozione turistica, 1992, Scala 1:20.000
  • Carta KOMPASS in scala 1:25.000 n. 687 “Monte Stivo- Bondone-Rovereto-Mori-Arco”

Tra le montagne del basso Trentino una delle più suggestive è sicuramente lo Stivo (2059 m.), un eccezionale punto panoramico affacciato sul Lago di Garda e la Vallagarina. Dalla cima la vista spazia sulla catena del Monte Baldo, a sud, le Piccole Dolomiti ed il Pasubio ad est, i ghiacciai dell’Adamello, del Care’ Alto e della Presanella e le Dolomiti di Brenta a ovest. Il rifugio dello Stivo, dedicato a Prospero Marchetti – co-fondatore e primo presidente della SAT – fu inaugurato nell’ottobre del 1906. La SAT affretto’ i tempi della sua realizzazione dopo che era giunta voce che la Sezione di Arco del DuOeAV aveva intenzione di costruire anch’essa un rifugio.

La guerra del 1915-18 non provoco’ gravi danni e nel 1921 il rifugio era nuovamente agibile.
Nel 1924 la gestione passò nelle mani della Sezione SAT di Rovereto per ritornare alla Sezione SAT di Arco nel 1954 che lo rimise in efficienza riparando i ben più gravi danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale. Nel 1988 il rifugio e’ stato rinnovato e inaugurato il 25 giugno 1989.
Nel 2014 la Sezione di Arco ha deciso di trasferire l’intera gestione del rifugio alla Sede centrale della SAT che ha provveduto al completo rifacimento del rifugio, attraverso una ristrutturazione che, pur rispettandone i caratteri architettonici e la particolare conformazione storica esterna, ha avuto come esito, per la parte interna, la “costruzione” di un nuovo rifugio, tecnologicamente avanzato e particolarmente confortevole.

Facilmente accessibile dal versante di Arco, dal rifugio Monte Velo o dal Passo Bordala, lo Stivo costituisce anche un’interessante meta scialpinistica; l’itinerario da seguire è quello che sale da malga Campo lungo il sentiero estivo, toccando la Cima Bassa 1684 m. e proseguendo in cresta fino al rifugio e alla cima.