Stavel – Rifugio Francesco Denza

Dati generali

  • dal Forte Pozzi Alti, raggiungibile con strada carrozzabile da Stavel, segnavia 206 – ore 1.30
  • dalla Baita Velon m. 1354 in Val di Vermglio (accessibile per strada dalla statale a monte di Vermiglio), segnavia 233 che taglia i tornanti di una vecchia strada militare fino ai ruderi del forte austriaco della Presanella (Forte Pozzi Alti) m. 1884, indi sentiero che incrocia il segnavia 206 proveniente dalla Val Stavel – ore 2.45
  • da Stavel (strada di 5 km da Vermiglio), indi sentiero 206 che dai Masi di Stavel m. 1273 supera la Scalaccia e si ricongiunge all’itinerario precedente a quota 1936 – ore 3
  • al rifugio Mandron m. 2449 – per sentiero e la Vedretta Presanella al Passo Cercen m. 3022, Val Cercen ed alla Mandra Cercen Alta m. 2267, sentiero Migotti e sentiero 212 – ore 6.30
  • al bivacco Roberti m. 2204 in Val Nardis; dal Passo Cercen per ghiacciaio alla Sella di Freshfield m. 3375; indi per la Vedretta di Nardis alla Morena sinistra fino a giungere al bivacco Roberti – ore 5.30
  • al rifugio Segantini in Val d’Amola m. 2373 per la vetta della Presanella – percorso alpinistico – ore 7.30 circa
  • Cima Presanella m. 3558 si raggiunge facilmente dalla Sella di Freshfield – percorso su ghiacciaio – ore 4.15
  • Cima dei Pozzi m. 2890 ottimo punto panoramico che si raggiunge portandosi prima al Passo di S. Giacomo m. 2790, quindi per le balze rocciose del versante sud – ore 2

Guida alpinistica:

  • ONGARI, Dante, Presanella, Milano, CAI, TCI, 1978 (Guida dei Monti d’Italia)

Guida escursionistica:

  • COMENSOLI, Diego – MOCHEN, Tiziano – TURETTI, Paolo, Guida escursionistica della Presanella, Calliano (TN), Manfrini, 1993

Cartografia:

  • Carta KOMPASS in scala 1:25.000 n. 639 “Presanella”

Il rifugio fu eretto nel 1898, inaugurato il 21 agosto 1899, diventando il punto d’appoggio per gli alpinisti che volevano salire l’ardita Presanella, percorrendone il versante settentrionale. Si trova alla quota di 2298 m. su di un terrazzo poco sotto un piccolo lago e ai piedi della morena del ghiacciaio della Presanella.
La brevita’ del percorso di accesso, dai fortini soltanto un’ora e mezzo, lo fa meta di molte escursioni; la sua collocazione e’ tale da spaziare dalla cima della Presanella, alla Cima Vermiglio sino al Vioz e al Cevedale, oltre naturalmente a dominare la Val Stavel.

Il Denza e’ il punto d’appoggio ideale per una delle classiche ascensioni su ghiaccio dell’arco alpino, la nord della Presanella, che si innalza dietro al rifugio in tutta la sua bellezza.

Tra le vie di ghiaccio estremo sulla verticale parete Nord ricordiamo il ghiacciaio pensile e la Cima Vermiglio.
Il rifugio ha subito una serie di ristrutturazioni l’ultima delle quali risale al 1973.

Oggi si presenta come un rifugio funzionale e confortevole, dotato di un ampio bivacco invernale.

Il rifugio è intitolato a padre Francesco Denza, barnabita, astronomo e insigne meteorologo, direttore della Specola vaticana tra il 1890 ed il 1894, che fu vicino alla SAT quando venne intrapresa la realizzazione di una rete di stazioni meteorologiche.