Rifugio Altissimo – “Damiano Chiesa”

Dati generali

  • da S. Giacomo m. 1196 (frazione di Brentonico) per stradina al ristoro malga Mortignola m. 1156 e col sentiero 622 a malga Campo m. 1667, Bocca Paltrane m. 1831 ed al rifugio – ore 2.45
  • dai Piani di Festa m. 885 (a 2 km da Brentonico), a malga Campei di Sopra m. 1469 (segnavia 624), baita Grasso m. 1665, presso il Monte Varagna m. 1780 e il Monte di Nago m. 1875 – ore 3.30
  • da Nago m. 222 con strada asfaltata fino a circa m. 1550 a nord del Monte Varagna, indi sentiero 632 – ore 4 da malga Zures 690 m
  • dal rifugio Graziani m. 1620 alla Bocca del Creer (strada da Brentonico per S. Valentino) per il sentiero 633 – ore 1.15
  • al rifugio Telegrafo m. 2147: alla Bocca di Navene m. 1425 col sentiero 651 che prosegue sulla cresta principale del Monte Baldo, passa da malga Zocchi m. 1644 e Bocca Tratto Spin m. 1720 (funivia da Malcesine) quindi alla Cima delle Pozzette m. 2132, Cima del Longino m. 2179 presso Cima Val Finestra m. 2091, Cima di Valdritta m. 2218, Bocca dell’Acqua m. 2150, Cima Pra della Baziva m. 2207, Bocchetta della Fontanella m. 2140, a sinistra di Punta Pettorina m. 2192 e alla Punta Telegrafo m. 2200 (chiamato anche Monte Maggiore) ore 5.30

Il rifugio venne costruito poche decine di metri sotto la cima del Monte Altissimo di Nago (2079 m.) dalla SAT tra il 1889 ed il 1891, contemporaneamente a quelli del Rosetta, del Grostè e della Capanna sul Dos del Sabiòn. Fu inaugurato nel 1892 e costò 2500 fiorini. Un primo ampliamento del rifugio venne fatto già nel 1896. La cima dell’Altissimo era fin da allora una meta assai frequentata e la si raggiungeva anche in inverno con la neve. Un successivo ampliamento venne portato a termine nel 1906.

Nel 1914 anche Fortunato Depero salì al rifugio, e sul libro-firme lasciò un disegno a penna intitolato “Linee di forza”. Il rifugio non subì gravi danni nel corso della guerra e nel 1921 era nuovamente efficiente. All’inizio degli anni ’20 fu anche istituito un servizio di muli per il trasporto di persone al rifugio.

Il rifugio nel 1919 venne dedicato al martire trentino Damiano Chiesa. La seconda guerra mondiale lasciò il rifugio in pessime condizioni. Nel 1955 il rifugio subì un decisivo intervento conservativo. Verso la fine degli anni ’60 con il miglioramento della viabilità sul Monte Baldo, l’allargamento della carrozzabile tra Brentonico e Ferrara di Monte Baldo e la costruzione della Funivia Malcesine-Bocca Tratto Spin, il rifugio ritornò a registrare un considerevole aumento di presenze. La Sezione SAT di Rovereto provvide a realizzare un comodo sentiero panoramico che dalla stazione di arrivo della funivia alla Bocca Tratto Spin saliva fino al rifugio lungo il crinale del Baldo. Dalla vicina vetta dell’Altissimo il panorama è vasto e magnifico: la vista passa dall’azzurro intenso delle acque del Garda alle catene che formano un’orizzonte di vette di 360 gradi. La Sezione SAT di Mori, che ne è proprietaria dal 1963, ha inaugurato nel 1988 un punto panoramico dedicato ai Baroni Salvotti.

Il rifugio è stato sottoposto ad una prima ristrutturazione tra il 1994 ed il 1995 ed è stato inaugurato nell’agosto del 2005.
Il Monte Altissimo è la massima elevazione nel territorio trentino della Catena del Monte Baldo. La vetta maggiore è il Monte Telegrafo 2200 m. in territorio veronese. L’ambiente e il facile accesso fanno dell’Altissimo e del suo rifugio una meta anche per la stagione invernale. Oltre che per la presenza di rare specie botaniche di cui è particolarmente ricca la Riserva naturale Bes-Corna Piana, il paesaggio del Baldo è interessante anche dal punto di vista delle architetture rurali: baite e malghe che testimoniano, attraverso materiali e singolari tipologie costruttive, una storia e una cultura nata tra i monti.