Rifugio XII Apostoli – “Fratelli Garbari”

Dati generali

  • da Giustino m. 770 – sentiero 307 che passa dalla malga (m. 1630) e dal Passo Bregn de l’ors (m. 1836), ove sorge il “baito” cacciatori di Stenico, Piano di Nardis (m. 1822), Scala Santa – itinerario classico, bello ma faticoso – ore 5
  • dal Doss del Sabiòn m. 2101 (punto panoramico ove la SAT nel 1901 costruì un suo rifugio), raggiunto con gli impianti a fune, si scende al Bregn de l’ors e si prosegue come all’itinerario precedente – ore 2.45
  • da malga Movlina m. 1803 (strada di 9 km dal rifugio Ghedina in Val d’Algone) col sentiero 354, indi 333 proveniente da malga Nambi (m. 1376) ci si porta al Bregn de l’ors ove ci si collega al sentiero 307 – ore 2.45
  • dal Lago di Val d’Agola m. 1592, presso la malga omonima, (a 9 km da S. Antonio di Mavignola), sentiero 324 al Piano di Nardis ove si prende il sentiero 307 degli itinerari precedenti – ore 3
  • al rifugio Brentei m. 2182 – sentiero 304 fino alla Bocca dei Camosci m. 2784, Vedretta dei Camosci, Sentiero Martinazzi, segnavia 327 – percorso alpinistico – ore 2.30
  • al rifugio Agostini m. 2405 per la Bocca dei Camosci m. 2784, Vedretta dei Camosci, Bocca d’Ambiez m. 2871, Vedretta d’Ambiez, percorso alpinistico, segnavia 304 e 358 – ore 2.30
  • al rifugio Agostini per la via ferrata Ettore Castiglioni, segnavia 321, che valica la Bocchetta dei Due Denti m. 2859 – ore 2.30
  • al rifugio Ghedina m. 1128 in Val d’Algone, per la Vedretta di Pratofiorito, segnavia 359, e il Passo Occidentale del Vallon m. 2796 – percorso alpinistico nel primo tratto – ore 4
  • Cima Dodici Apostoli m. 2699 – difficoltà 1 (friabile) – ore 1
  • Cima di Pratofiorito m. 2900 – facile – ore 2
  • Cima d’Ambiez m. 3096 per la cresta ovest – difficoltà 1 (friabile) – ore 2.30
  • Cima Tosa m. 3159 per la Via Migotti – difficoltà 1 e 2 – ore 3

Guida alpinistica:

  • BUSCAINI, Gino – CASTIGLIONI, Ettore, Dolomiti di Brenta, Milano, CAI, TCI, 1977 (Guida dei Monti d’Italia)

Guida escursionistica:

  • GARDUMI, Enzo – TORCHIO, Fabrizio, Guida alle Dolomiti di Brenta, Trento, Panorama, 1987-1990, 3 vol.

Cartografia:

  • Brentagruppe = Gruppo di Brenta, 4. ed., Mnchen, Deutschen Alpenverein, 1996, Scala 1:25.000 (Alpenvereinskarte; 51)
  • Carta KOMPASS in scala 1:25.000 n. 688 “Gruppo di Brenta”

Costruito negli anni 1907-08 grazie al finanziamento dei fratelli Carlo e Giuseppe Garbari, alpinisti, fotografi e patrioti trentini, il rifugio Garbari rappresenta un punto di riferimento per la storia della SAT. La forma a cubo quella originale, successivamente viene modificata dall’ampliamento del 1956. Una successiva ristrutturazione, attuata nel 1999, lo ha risistemato e reso più agevole.
Il luogo dove è stato costruito, a 2487 metri ha una vista panoramica dei Gruppi dell’Adamello e della Presanella, mentre in basso si scorge la Val Rendena.
Incastonate tra le cime circostanti si trovano alcune delle maggiori vedrette del Gruppo che hanno i nomi delle cime che le sovrastano: Gola, Pratofiorito, Dodici Apostoli. E proprio i “Dodici Apostoli” hanno dato il nome ai luoghi: si tratta di alcune piccole formazioni rocciose che si affacciano sul Passo omonimo, verso la Val di Sacco. La chiesetta scavata nella roccia poco distante dal rifugio, è stata costruita in seguito all’incidente che coinvolse tre giovani escursionisti sulla vicina Vedretta dei Camosci, nel 1950. Inaugurata e benedetta il 28 settembre 1952, dedicata alla Madonna Ausiliatrice. Tutti gli anni, l’ultima domenica di luglio, viene celebrata una S. Messa dedicata a tutti i Caduti della montagna, alla quale partecipano centinaia di alpinisti ed il Coro della SOSAT