Rifugio Val D’ambiéz – “Silvio Agostini”

Dati generali

  • dal Ristoro Dolomiti di Brenta a Baésa m. 903 (a 3 km da S. Lorenzo in Banale), per stradina e sentiero (segnavia 325) che passa al rifugio al Cacciatore m. 1821 e dalla malga Prato di Sopra m. 1885 – ore 4
  • dal Pont de Baésa m. 798 (a 3 km da S. Lorenzo in Banale), per il sentiero 342 che dopo i Masi di Dèngolo m. 1347 e malga Senaso di Sotto m. 1581 si congiunge all’itinerario precedente presso il rifugio al Cacciatore – ore 5
  • al rifugio Garbari m. 2487 per la via ferrata Ettore Castiglioni e la Bocchetta dei Due Denti m. 2859, segnavia 321 – ore 2.15
    al rifugio Garbari per la Bocca d’Ambiez m. 2871, Vedretta dei Camosci e Bocca dei Camosci m. 2784; alpinistico, segnavia 358 e 304 – ore 3
  • al rifugio Brentei m. 2183 per la Bocca d’Ambiez, la Vedretta dei Camosci e il Sentiero Martinazzi, segnavia 327 – percorso alpinistico – ore 3
  • al rifugio Tosa m. 2486 per la Forcolotta di Noghera m. 2415 (sentiero Elio Palmieri, segnavia 320) – ore 2.30
  • al rifugio Tosa per la via ferrata Livio Brentari, la Bocca m. 2845 e Sella della Tosa m. 2859 (segnavia 358 e 304) – percorso alpinistico – ore 3
  • al rifugio Alpenrose m. 1160 (a 4 km da S. Lorenzo in Banale), sentieri 325 e 351 per malga Ben m. 1724 e Forcella Bregaìn m. 1795 – ore 3.30
  • Cima Tosa m. 3159 per la Bocca d’Ambiez e la Via Migotti – difficoltà 1° e 2° – ore 3
  • Cima d’Ambiez m. 3096 – per la cresta sud – difficoltà 2° – ore 3.30
  • Cima Ceda Orientale m. 2760 – per la Forcolotta di Noghera – facile – ore 2

Guida alpinistica:
BUSCAINI, Gino – CASTIGLIONI, Ettore, Dolomiti di Brenta, Milano, CAI, TCI, 1977 (Guida dei Monti d’Italia)

Guida escursionistica:
GARDUMI, Enzo – TORCHIO, Fabrizio, Guida alle Dolomiti di Brenta, Trento, Panorama, 1987-1990, 3 vol.

Cartografia:
Brentagruppe = Gruppo di Brenta, 4. ed., München, Deutschen Alpenverein, 1996, Scala 1:25.000 (Alpenvereinskarte; 51)
Carta KOMPASS in scala 1:25.000 n. 688 “Gruppo di Brenta”

Dedicato a Silvio Agostini, guida alpina, caduto nel 1936 dal Campanile dei Brentei, il rifugio si trova a 2405 m. nella parte superiore di una delle più belle valli delle Dolomiti di Brenta, la Val d’Ambiez, stretta e angusta nella parte inferiore e che, man mano che ci si avvicina al rifugio, si apre in un bellissimo anfiteatro.
Da ovest ad est fanno da cornice strapiombanti pareti dolomitiche, la più famosa delle quali è quella d’Ambiez, affrontata annualmente da centinaia di alpinisti. Nella parte superiore la valle protegge tra le alte pareti la piccola vedretta omonima, proprio sotto la base della Cima Tosa. Il rifugio è stato costruito da privati nel 1937, passò alla SAT nel 1976.

Ampliato nel 1975 è stato sottoposto ad una completa ristrutturazione tra il 1993 ed il 1995. Il nuovo rifugio è stato inaugurato il 17 settembre 1995.
Da qui si gode uno straordinario panorama verso meridione: le valli Giudicarie, il lago di Garda, il Monte Baldo sullo sfondo. Accanto al rifugio si trova una chiesetta, mentre a monte troneggia solitario un enorme masso, testimone del crollo avvenuto alla fine degli anni ‘50, della Torre Jandl, cima che sovrastava la Vedretta d’Ambiez ed il rifugio.

Nei pressi di questo ha inizio la via ferrata dedicata ad Ettore Castiglioni, che porta alla Bocchetta dei Due Denti ed al rifugio Garbari. Verso oriente il rifugio consente l’accesso alla selvaggia e confinante Valle di Ceda, mentre per tornare a valle si può transitare dai Masi di Dèngolo o attraversare la Val di Jon. Da diversi anni il rifugio ospita i corsi estivi di roccia della Scuola di alpinismo “Giorgio Gràffer” della SAT.