Storia della SAT
Nasce la SAT: Excelsior!
La Società degli Alpinisti Tridentini (SAT) venne fondata a Madonna di Campiglio il 2 settembre 1872 con il nome di Società Alpina del Trentino. I soci fondatori intendevano promuovere la conoscenza delle montagne trentine, lo sviluppo turistico delle vallate e “l’italianità‘” del Trentino. I mezzi per perseguire tali scopi erano: la costruzione di rifugi, la realizzazione di sentieri, i finanziamenti agli albergatori, l’organizzazione delle guide alpine, l’ascensione di cime e la pubblicazione di scritti geografici e alpinistici. Primo presidente fu Prospero Marchetti, vice-presidente Nepomuceno Bolognini. Venne assunta quale motto sociale una poesia dell’americano Henry Wadsworth Longfellow: Excelsior!
I congressi SAT e la vita associativa
I soci venivano convocati due volte l’anno in un ritrovo primaverile e in uno estivo – i Congressi – nel corso dei quali venivano presentate relazioni alpinistiche, geografiche, naturalistiche, storiche e veniva tracciato l’andamento dell’associazione. La riunione fondativa si svolse a Madonna di Campiglio il 2 settembre 1872 e il primo congresso si svolse a Arco nel 1873, nel 1994 si celebrò a Trento il centesimo.
Conquistare l’Italia un rifugio alla volta
Alla sua nascita la SAT (inizalmente “Società Alpina del Trentino”) non nascose il suo intento di rivendicare l’italianità del Trentino, e nel 1876 il Tribunale di Trento sciolse la Società che aveva manifestato esplicitamente le sue tendenze irredentiste in uno scritto pubblicato sul III Annuario.
L’anno successivo la Società venne rifondata con l’attuale nome: Società degli Alpinisti Tridentini.
Nel 1881 venne costruito il rifugio alpino Tosa, nel settore centrale delle Dolomiti di Brenta. Si trattava del primo rifugio costruito dalla SAT: la costruzione dei rifugi non assolveva solo agli scopi indicati dallo Statuto, ma rappresentava anche la volontà di marcare nettamente il territorio montano in contrapposizione ai rifugi del Deutsche und Oesterreichischer Alpenverein. La costruzione dei rifugi e l’intitolazione delle cime furono territorio di aspro scontro tra italiani e austro-tedeschi.
Tra le guerre mondiali: l’ingresso nel CAI e il lavoro di ricostruzione
Nel corso della Grande Guerra molti soci della SAT si arruolarono nell’esercito italiano (Cesare Battisti, Fabio Filzi, Damiano Chiesa, Guido Larcher, Tullio Marchetti ecc.) Nel 1920 la SAT divenne sezione del Club Alpino Italiano (CAI), mantenendo caratteristiche di autonomia. Gli anni che portano alla seconda guerra mondiale sono caratterizzati soprattutto dal ripristino dei rifugi, delle opere danneggiate dalla guerra e dall’apertura dell’alpinismo a tutti gli strati sociali con la nascita della SOSAT (Sezione operaia della SAT).
La nascita del Soccorso Alpino
Il Soccorso alpino, fondato, primo in Italia nel 1952 con il nome di Corpo Soccorso Alpino SAT, dal 2002 è parte della Protezione civile della Provincia di Trento con il nome di Soccorso alpino del Trentino .
Montagne di parole e fotografie: i libri, le pubblicazioni e il Bollettino.
Fin dalla sua fondazione la SAT ha intrapreso un’intensa attività editoriale con la pubblicazione di ventisei annuari e di oltre 400 pubblicazioni sociali, commemorative e scientifiche. Dal 1904 pubblica il “Bollettino” sociale.
L’associazione oggi.
Attualmente la SAT annovera quasi 27.000 soci, suddivisi in numerose Sezioni che abbracciano tutto il territorio trentino, valorizzando ogni vallata. Gestisce rifugi, bivacchi e diverse altre strutture che sono punto di riferimento indispensabile per la sicurezza e il ristoro degli alpinisti. Cura la segnaletica e la manutenzione di 5.500 km di sentieri alpini, sentieri attrezzati e vie ferrate grazie al lavoro dei soci volontari.
Ed è proprio il volontariato, l’impegno per il bene comune, che contraddistingue la vita associativa della SAT: uno dei più preziosi omaggi alle Dolomiti e a tutte le montagne del Trentino.