Rifugio Monte Calino – “San Pietro”

Dati generali

  • da Ville del Monte m. 556 (frazione S. Antonio) col sentiero 406 che passa da Canale m. 598, dalle Case Bastiani m. 854 ed arriva presso il rifugio – ore 1.30
  • da Gavazzo Nuova m. 201, per il Sentiero Val di Gola, segnavia 401 che per la Val del Magnone passa da Tenno m. 427 – ore 2.15
  • da malga Lomasona m. 536 (strada da Dasindo) con il segnavia 410 alla Sella del Calino m. 966 e al rifugio – ore 2
  • al Passo di Ballino m. 763 con il sentiero 406-412 fino alla malga Tenno m. 1575 e quindi a sinistra sul sentiero 432 che scende al valico – ore 4
  • a Favrio m. 627 – sentiero 412 fino a malga Tenno m. 1575, indi, segnavia 433, per malga Fieve’ m. 1612 al Misont ed a Fvrio – ore 4.30
  • al Passo di S. Giovanni al Monte m. 1061, per il sentiero 401 fino alla Croce di Bondiga m. 885, poi sentiero 409 alla Bocca di Tovo m. 1116, e 407 che va sul Monte Biaina m. 1413, e porta al valico – ore 4

Guida escursionistica:

  • VALCANOVER, Adolfo – DEFLORIAN, Tarcisio, Guida dei sentieri e rifugi Trentino Occidentale, Trento, SAT, 1994

Cartografia:

  • Ortles-Cevedale Ortlergebiet, Feletto Umberto (UD), Tabacco, Scala 1:25.000 (Carta topografica per escursionisti; 08)
  • Carte KOMPASS in scala 1:25.000 n. 636 “Ortles-Passo dello Stelvio-Valfurva” e n. 637 “Cevedale-Valle di Peio-Alta Valfurva”

Sul Monte Calino, a 974 m., presso una antica chiesetta del 1683, ma pare risalga addirittura al medioevo, sorge il rifugio San Pietro.
Accanto alla chiesa sorgeva l’antico romitorio, dimora di un eremita, che fu acquistato dalla Sezione SAT di Riva del Garda nel 1930; ampliato e trasformato in rifugio venne inaugurato nel 1931. Tra il 1995 ed il 1996 è stato sottoposto ad una serie di lavori di ristrutturazione. Il nuovo rifugio è stato inaugurato nell’autunno del 1996.

Questo edificio, che si raggiunge facilmente da Ville del Monte oppure da Calvola, frazione superiore di Ville, ubicato in una posizione felicissima e molto panoramica.

Salire al rifugio equivale ad immergersi in un’atmosfera d’altri tempi a cui contribuisce il paesaggio, l’ambiente e le architetture, ad esempio il borgo medioevale di Canale di Tenno e di Calvola, sapientemente recuperato rispettando le antiche architetture rurali, i nuclei abitativi tra le strette viuzze selciate.
Dal rifugio si possono intraprendere alcuni interessanti e panoramici itinerari verso le cime del Gruppo del Casale ed il Lomaso.