I sentieri a lunga percorrenza del Trentino

I monti del Trentino possono essere frequentati anche attraverso alcuni itinerari che concatenano una serie di sentieri a carattere locale generalmente già segnati e che nella loro sequenza logica offrono una migliore  godibilità di visita con la sosta nei rifugi, malghe, alberghi, paesi a maggiore contatto con la gente del luogo. Purtroppo finora  questi itinerari non sono così praticati dagli escursionisti. Certamente esigono una preparazione adeguata, un impegno superiore ma soprattutto la disponibilità di tempo e la voglia di prendersi il tempo per compiere una simile esperienza. I frequentatori sono in gran parte tedeschi, svizzeri, inglesi che continuano una tradizione di lungo cammino che in Italia stenta a trovare un numero consistente di appassionati.

Sentiero Frassati: dal Lago di Garda alla Val di Non

Dal 1996 al 2012, in ogni regione d’Italia, è nato un Sentiero Frassati, dedicato dal CAI a Pier Giorgio, il beato piemontese amante della montagna, scomparso nel 1925 a soli 24 anni.

Il Sentiero Frassati del Trentino, il più lungo di tutti, si sviluppa fra il santuario Madonna delle Grazie di Arco e il santuario di S. Romedio in Valle di Non. Nei suoi cento chilometri di sviluppo presenta un’ampia varietà di proposte ambientali, storiche e culturali.

Ideato e realizzato dalla SAT è stato inaugurato nel luglio 2011, d’intesa con l’Arcidiocesi di Trento e la Provincia autonoma. Il Sentiero Frassati del Trentino è’ proposto in sette tappe che collegano il Basso Trentino e la Valle di Non, attraversando ambienti diversi e affascinanti come il Monte Calino, il Lomaso, il Banale, l’altopiano di Fai della Paganella e Andalo, la Piana Rotaliana e la Bassa Valle di Non. S’intreccia con altri sentieri escursionistici di richiamo religioso come il “San Vili” e il “Cammino Jacopeo d’Anuania”.

Le caratteristiche del sentiero

Nel suo tragitto il Sentiero Frassati compie un dislivello complessivo di circa 4600 metri in salita e 4000 in discesa, si cammina per lo più su stradine sterrate, carrarecce, sentieri e mulattiere ma anche su tratti di strade secondarie, in parte asfaltate. La quota media rimane fra i 600 e gli 800 metri e la modesta altezza massima raggiunta, inferiore ai 1200 metri, rende il Sentiero Frassati  praticabile per gran parte dell’anno.

Non presenta difficoltà tecniche (se non alcuni brevi tratti leggermente esposti dove è necessario porre qualche attenzione) ed è quindi  alla portata di tutti gli escursionisti (anche dei bambini di età minima 10-12 anni, purché preparati) che hanno il desiderio di mettersi in cammino, siano allenati e in buone condizioni fisiche.  Oltre al passo sicuro, il Sentiero richiede evidentemente equipaggiamento idoneo per affrontare difficoltà come il caldo o l’improvviso freddo, la nebbia, il vento.

La guida della SAT

Chi non avesse la possibilità di completare nei previsti sei-sette giorni continui di cammino  il Sentiero Frassati, può percorrere le singole tappe anche a distanza di tempo.

A percorso completato, è possibile ottenere al santuario di San Romedio un riconoscimento “stampato” del cammino compiuto. S’invita anche a commentare la propria “impresa”  con suggerimenti utili ai futuri camminatori e all’opera di manutenzione e di valorizzazione del Sentiero curata dalle sezioni SAT.

L’apposito libro-guida “Il Sentiero Frassati del Trentino”  edito da SAT con Vita Trentina, fornisce le indicazioni utili per “costruirsi” un proprio percorso, valorizzando con più tempo a disposizione le peculiarità e i motivi di interesse indicati nei singoli tratti.

Le 7 tappe del sentiero

Tappa 1: Arco – Rifugio San Pietro
Tappa 2: Rifugio San Pietro – Villa Banale
Tappa 3: Villa Banale – Molveno
Tappa 4: Molveno – Mezzolombardo
Tappa 5: Mezzolombardo – Castel Thun
Tappa 6: Castel Thun – Tres
tappa 7: Tres – Santuario Eremo San Romedio

Fotografie della Commissione Sentieri della SAT