Il 7 gennaio 2021 la Sosat – Sezione operaia della Società degli alpinisti tridentini compie 100 anni.
Attraverso un secolo di alpinismo, di vita sociale, di canti, la Sosat, che oggi conta 750 soci, è stata protagonista nel mondo della montagna e della cultura legata alle terre alte. La Sosat seppe nel 1921 per opera di Nino Peterlongo, che fu il fondatore e primo presidente, dare ai ceti popolari un immaginario collettivo: l’andare in montagna, per risollevarsi dal disastro delle Prima Guerra mondiale.
Furono in molti gli “operai” che aderirono con entusiasmo alla Sosat e alle sue iniziative: gite per lo più sulle montagne che facevano corona a Trento, con il Bondone prediletto e incontri culturali, per approfondire la conoscenza della montagna in tutti i suoi aspetti. Gli abitanti della città di Trento, nel 1921, erano 32 mila ed in poco tempo la Sosat poteva contare 500 soci. La nobile idea di Peterlongo, di un alpinismo operaio era diventata una bella realtà.
«Oggi – dice il presidente della Sosat Luciano Ferrari – si celebra il nostro centesimo compleanno, la festa con l’assemblea rievocativa nella nostra sede di via Malpaga, in seguito della situazione sanitaria, è rimandata a quando ci saremo liberati dal virus. Ritengo però questa data vada ricordata perchè siamo parte di una storia legata alla vita del Trentino e della città capoluogo. La Sosat è storia di grandi ideali vissuti sulle vette, ma legata al tempo stesso alla quotidianità urbana. I piccoli eventi, che sono stati i traguardi di giornata, le grandi fatiche, lo stare insieme sono via via entrati nel curriculum della Sosat che celebra un secolo di vita. L’anima antica della sezione, va dalle montagne di casa alle pareti dolomitiche fino alle spedizioni extraeuropee. L’escursionismo si intreccia all’alpinismo, il Gruppo Zoveni all’alpinismo giovanile, una storia aperta a futuri sviluppi. Forte è anche il legame con l’ambiente, primo passo verso una cultura che abbraccia la flora, la fauna, la micologia e tutto ciò che è natura, avvolto in un grande gemellaggio di pensiero. La vita della Sosat è anche vita di solidarietà, di stretta amicizia con la “Rete” e con il mondo dei più fragili e costruttore di rapporti internazionali, con il gemellaggio dal 1969 con la Dav di Friedberg, dovuto al Coro. E parlando del Coro della Sosat mi piace ricordare la nascita della coralità alpina, nel 1926 in seno alla Sezione operaia. Essere soci della Sosat oggi significa camminare e scalare si in montagna, ma anche fare parte di un progetto comune per custodirla, difenderla per trasmetterla alle generazioni future vivendola insieme».
È in preparazione, il libro del centenario Sosat. «Un gruppo di giornalisti e storici sta preparando un libro che sarà in due volumi: il primo racconterà della Sosat delle origini nel 1921 e di Nino Peterlongo; il secondo sarà la narrazione del 1945 a oggi», aggiunge il presidente.
Ufficio stampa Sosat