La Commissione Medica della SAT ritiene sia di fondamentale importanza, in questo cruciale momento, che ogni Socio della SAT in particolare ed ogni persona in generale prenda coscienza di cosa è successo quest’anno, delle tragedie che hanno devastato l’intera Umanità e delle pesanti conseguenze sulla vita ed i comportamenti di ciascuno di noi che la pandemia ha portato.
Non è il momento di polemizzare, ma di fidarsi della Scienza e cogliere l’opportunità di poter tornare presto a vivere come abbiamo sempre vissuto, di poter riabbracciare gli amici e di evitare di perdere affetti ed amicizie a causa di questo subdolo e mortale virus.
Abbiamo estrapolato dei concetti fondamentali per capire meglio il vaccino ed i suoi effetti.
Noi appena possibile ci vaccineremo. Fatelo anche voi.
Che cos’è e a che cosa serve il vaccino?
Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARSCoV-2, il virus responsabile di COVID-19. Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.
Come agisce?
I virus SARS-CoV-2 infettano le persone utilizzando una proteina di superficie, denominata Spike, che agisce come una chiave permettendo l’accesso dei virus nelle cellule, in cui poi si possono riprodurre. Tutti i vaccini attualmente in studio sono stati messi a punto per indurre una risposta che blocca la proteina Spike e quindi impedisce l’infezione delle cellule.
La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto?
Gli studi sui vaccini anti COVID-19, compreso il vaccino Pfizer, sono iniziati nella primavera 2020, perciò sono durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di persone: dieci volte superiore agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza
Quanto è efficace?
I risultati di questi studi hanno dimostrato che due dosi del vaccino Pfizer somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra possono impedire al 95% degli adulti dai 16 anni in poi di sviluppare la malattia COVID-19 con risultati sostanzialmente omogenei per classi di età, genere ed etnie.
Chi ha già avuto un’infezione da COVID-19, confermata, deve o può vaccinarsi?
La vaccinazione non contrasta con una precedente infezione da COVID-19, anzi potenzia la sua memoria immunitaria, per cui non è utile alcun test prima della vaccinazione. Tuttavia, coloro che hanno avuto una diagnosi di positività a COVID-19 non necessitano di una vaccinazione nella prima fase della campagna vaccinale, mentre potrebbe essere considerata quando si otterranno dati sulla durata della protezione immunitaria.
Le persone con una documentata immunodeficienza o con malattie autoimmuni possono vaccinarsi?
Non sono ancora disponibili dati sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) nelle persone con malattie autoimmuni, che sono comunque state incluse nelle sperimentazioni iniziali. Durante gli studi clinici non si sono osservate differenze circa la comparsa di sintomi riconducibili a malattie autoimmuni o infiammatorie tra vaccinati e soggetti trattati con placebo. Le persone con malattie autoimmuni che non abbiano controindicazioni possono ricevere il vaccino.
I dati relativi all’uso nelle persone immunocompromesse (il cui sistema immunitario è indebolito) sono in numero limitato. Sebbene queste persone possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non vi sono particolari problemi di sicurezza. Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate in quanto potrebbero essere ad alto rischio di COVID-19.
Le persone con malattie croniche, diabete, tumori, malattie cardiovascolari possono vaccinarsi?
Sono proprio queste le persone più a rischio di una evoluzione grave in caso di contagio da SARSCoV-2, proprio a loro, quindi, si darà priorità nell’invito alla vaccinazione.
La vaccinazione consente di tornare alla vita di prima?
Anche se l’efficacia del vaccino Pfizer è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa immunitaria, inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione.
Nel ripetere l’invito a vaccinarsi, ricordiamo le due funzioni principali del vaccino. La prima è la protezione personale dalla malattia, evitare che il virus ci faccia ammalare, l’altra è la riduzione fino alla scomparsa della circolazione del virus nella popolazione, che si ottiene con la vaccinazione di quante più persone possibile: la cosiddetta immunità di comunità (brutto il termine di gregge, da non usare più perché ci assimila a obbedienti passivi), che proteggerà tutti e soprattutto quelli che vorrebbero ma non possono vaccinarsi per motivi di salute. È in questo ambito che bisogna richiamare alla responsabilità quelli che rifiutano per il timore di assumersi un pur minimo rischio oppure decidono per i propri figli o per se stessi per motivi ideologici: essi sfruttano la protezione di comunità cui hanno contribuito tutti quelli che hanno acconsentito alla vaccinazione di massa, che ridurrà la circolazione del virus e quindi il rischio di ammalarsi, senza aver collaborato con il loro assenso allo sforzo comune. Un po’ come gli evasori fiscali..
L’Agenzia italiana del farmaco – AIFA, a pochi giorni dall’inizio della vaccinazione con il primo siero disponibile, frutto della ricerca della multinazionale americana e della tedesca Biontech, spiega passo dopo passo quello che c’è da sapere: caratteristiche del vaccino, efficacia e sicurezza, condizioni particolari e procedure di vaccinazione. Una guida pratica e chiara che affronta nei minimi dettagli ogni aspetto
Bibliografia:
Sito AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco
Ph. Nella foto di copertina Antonella Bergamo, Presidente della Commissione Medica SAT durante una vaccinazione lo scorso anno. Scegliamo questa fotografia per sensibilizzare verso l’importanza dei vaccini.