Nel 2021 è stato firmato un protocollo d’intesa tra Ateneo di Trento e Società degli Alpinisti Tridentini per iniziative di formazione e ricerca sul tema della montagna e del patrimonio bibliografico dell’ambiente montano.
Nell’ambito di tale collaborazione si è tenuta la visita didattica, presso la Biblioteca della Montagna – SAT, di conclusione del corso magistrale Storia del pensiero geografico. Tale corso, tenuto dalla Prof. ssa Elena Dai Prà (Direttrice del Centro Geocartografico di Studio e Documentazione), è composto da studenti proveniente dagli indirizzi magistrali di Storia e di Filologia e Critica letteraria.
Attraverso il racconto del bibliotecario Riccardo Decarli, lo scopo dell’incontro è stato spiegare agli studenti coinvolti il ruolo della SAT nella costruzione dei saperi geografici territoriali. L’attenzione è stata concentrata sul periodo storico che copre gli ultimi decenni dell’Ottocento e i primi del Novecento in cui la SAT – così come il CAI e altre realtà nazionali e internazionali – ha svolto un ruolo fondamentale, accanto alle Accademie, le Università e il mondo della ricerca.
Infatti, in quei decenni, alla SAT si iscrivono tutti i più importanti geografi trentini come Cesare Battisti, Giovanni Battista Trener e Leonardo Ricci.
Su quest’ultima figura si è focalizzato l’incontro presso la Biblioteca della montagna – SAT e sul rispettivo fondo archivistico conservato nell’Archivio storico – SAT. Ricci è stato geografo e professore di Geografia prima presso la Ca’ Foscari di Venezia per poi passare all’Università Bocconi di Milano. La sua figura è ancora tutta da studiare (di fatto non possiede una letteratura di riferimento) così come il suo lavoro, fondamentale in questo campo di studi.
Il fondo conserva documentazione sia scritta che fotografica e testimonia la sua ricca attività e il suo impegno nella ricognizione sul territorio trentino – e non solo – tra cui possiamo trovare molte informazioni su ghiacciai e dati nivologici.
In conclusione, la visita è stata una splendida occasione per gli studenti di avere un rapporto diretto con i documenti, potendoli visionare personalmente; occasioni non quotidiane ma di grande valore per lo studio di ogni materia, specialmente nell’ambito storico.